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mercoledì 21 settembre 2016

Recensione di "IL TITOLISTA DI BASSANO" di Karen Waves

TITOLO: Il titolista di Bassano

AUTORE: Karen Waves

CASA EDITRICE: Self publishing

PAGINE: 209

DATA USCITA: 12/09/2016

GENERE: Romanzi Rosa

EBOOK: disponibile - SU AMAZON lettura gratuita per gli abbonati ad unlimited


TRAMA

Valentina Bisello è una studentessa modello: si è da poco laureata in Business Management con una tesi sulle “Strategie di marketing sciistico in luogo di mare” e ora frequenta un master all’Università di Padova. Sono passati nove mesi e ancora non riesce a dimenticare il suo anno in Corea: sente ogni giorno la sua pazza ex-coinquilina Kim Yae-rim, ma le manca quel certo potatore che ha lasciato a Busan, insieme ai sensi di colpa. 
Kwon Won-ho non fa più parte della sua vita, ormai, e deve farsene una ragione. Non era destino e non avrebbero dovuto stare insieme fin dall’inizio. Eppure continua a pensarci, anche se ha cancellato tutte le foto e si ripete che non è niente, che sta bene da sola, che non le serve un uomo per sentirsi completa. 
Ma il suo stupidissimo e bellissimo potatore è partito per l’Italia e Valentina lo ritrova nel luogo più inaspettato: Bassano del Grappa, la città dove lei ha vissuto con la famiglia prima di trasferirsi. Appena si vedono, la passione esplode e resistere a ciò che lui le fa provare è molto difficile, soprattutto se le ricorda quello che sentiva nella sua camera in Corea, sulla spiaggia di Gwangalli, nell’atmosfera ovattata della biblioteca, quando si scambiavano baci e carezze (ma ben poche promesse). 
Ora che Won-ho l’ha ritrovata non la vuole più lasciare, mentre Valentina è divisa tra il desiderio di tenerlo, la paura per il futuro e la disapprovazione della signora madre. Riuscirà la nostra eroina a coronare il suo desiderio d’amore o anche in Italia la sua è una storia dal finale già scritto?


IMPRESSIONI

La mia prima, anzi, primissima impressione alla fine della lettura, è stata: TROVATEMI UN WON-HO TUTTO PER ME!
In questo secondo libro, dove per puro caso (ahahaahah) Valentina si ritrova Won-ho a Bassano, è venuto fuori il carattere e la caparbietà del personaggio.
Se nelle Cesoie, primo libro della trilogia "La studentessa e il potatore", Won-ho ti fa innamorare e Valentina ti fa sentire le sue ragioni come se fossero le tue, questa volta succede il contrario, Valentina la prenderesti a sberle molto volentieri mentre Won-ho è praticamente un santo A SOPPORTARLA!!
Detto questo, ammiro molto la delineazione dei personaggi, Karen Waves ci ha davvero messo dell'impegno per renderli non solo reali, ma sincopati esattamente come noi.
Valentina è testarda e sembra la classia donna di ghiaccio, in realtà ha semplicemente paura di essere ferita e, diciamocelo, un amore come quello che provano lei e Won-ho è di quelli che ti spaccano in mille pezzi.
Grande scoperta, come anticipato, è Won-ho, che non solo ha prestazioni erotiche da adone, ma soprattutto è capace di capire Valentina senza che lei gli parli, lei si allontana e lui le da spazio, ma non la lascia sola.
Io sinceramente un paio di sberle a lei le avrei date volentieri, ma buttati, a cosa ti serve avere paura di innamorarti che sei già cotta a puntino??
Come nel primo libro, invece, resta prestante la presenza telefonica di Yae-rim, anche se in questo libro è chiaro che la poverina è giù di tono rispetto all'altro volume e non bacchetta a dovere, ma sono sicura che nel terzo volume la riavremo carica come sempre!
Per ultima resta LA SIGNORA MADRE, è una figura "allegorica" secondo me, un personaggio esagerato a sfiorare l'assurdo, ma allo stesso tempo perfettamente in linea con la figura che si voleva creare, ovvero la donna vittima di scelte e pettegolezzi altrui, che vive a testa alta fingendo che tutto le scivoli addosso. Non mi stupisco più di tanto se Valentina ha così tanto timore di legarsi.

In conclusione...

Il libro è davvero piacevole, si legge con una velocità incredibile, la scrittura è come sempre ricercata anche se trovo meno dell'altra volta, rendendo il romanzo davvero fluido.
Come nel volume precedente, la scrittrice riporta molti vocaboli ed usi tipicamente koreani, cosa che oltre a fare piacere incuriosisce ed avvicina ad un mondo che, prima di questo libro, per me era sconosciuto.
I personaggi hanno una psicologia loro, i dialoghi sono divertenti e non nascondo di aver riso parecchio alle frecciatine di Valentina, quello che mi rende particolarmente contenta di questa lettura è che vivi le emozioni dei personaggi senza che essi vivano quei drammi e disagi pazzeschi che ultimamente le letture (soprattutto straniere) ci propinano.
Un applauso per questa piccola grande chicca che sta diventando il potatore nel mondo del Self-publishing.
Brava Karen, anche per il finale "a lieto fine" che sì, ci fà aspettare il seguito, ma almeno con moooolta meno ansia e più voglia di sapere come andrà a finire!!



VOTO



1 commento:

  1. Ciao! Che bella questa recensione, mi ha incuriosita molto e ora devo assolutamente leggere questo libro!
    Ps. Questa è la prima volta che leggo il tuo blog e mi sono unita ai lettori fissi con molto piacere. Se ti va, ti aspetto sul mio: https://booksinkensingtongardens.blogspot.it/

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